Vladimir Bartol, “Alamut”, tra realtà e finzione

«Senza la componente slovena, senza questa realtà umana e culturale noi italiani di Trieste saremmo mutilati di una parte di noi – cosa che abbiamo impiegato troppo tempo a riconoscere – come lo sarebbero gli sloveni di Trieste senza gli italiani» così scrive Claudio Magris a Boris Pahor per il suo centesimo compleanno.

Slofest per tre giorni farà conoscere la cultura degli Sloveni in Italia e uno dei personaggi da far (ri)scoprire è lo scrittore triestino Valdimir Bartol (1903-1967).

Venerdì alle ore 17.15 in piazza della Borsa, Vlasta Polojaz, psicoanalista, Mouna Fares, mediatrice culturale e interpete dall’arabo, Ervin Hladnik Milharčič, giornalista, inviato in medio oriente, parleranno di Bartol e della sua opera più famosa, Alamut pubblicato nel 1938 e da poco riedito da Castelvecchi.

L’incontro, in italiano, sarà moderato da Massimiliano Schiozzi

Vladimir Bartol, nasce a Trieste il 24 febbraio 1903 nel rione di San Giovanni.

Vladimir Bartol, nasce a Trieste il 24 febbraio 1903 nel rione di San Giovanni.

 

Il programma completo di SloFest lo potete trovare qui sotto:

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