Dedica a Pasolini

Alcuni momenti del funerale di Pasolini a Casarsa (foto di Claudio Ernè).

Alcuni momenti del funerale di Pasolini a Casarsa nelle foto di Claudio Ernè. A sinistra si riconoscono Laura Betti e la madre di Pasolini, a destra Ninetto Davoli.

Nell’ambito del progetto multidisciplinare Varcare la frontiera (identità #3), sostenuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, l’Associazione Cizerouno di Trieste propone una mostra fotografica dedicata ai funerali di Pier Paolo Pasolini, lucido intellettuale che varcò e demolì molte «frontiere» fondate sul pregiudizio e sulle facili scorciatoie del luogo comune.

Le fotografie, scattate dal triestino Claudio Ernè, allora giovane fotoreporter, documentano in una sequenza drammaticamente toccante i funerali tenutisi il 6 novembre 1975 nella chiesa di Santa Croce a Casarsa della Delizia (Pordenone), cittadina d’origine della madre dello scrittore tragicamente ucciso nella notte tra l’1 e il 2 novembre all’idroscalo di Ostia.

Casarsa, 6 novembre 1975 (foto di Claudio Ernè).

Casarsa, 6 novembre 1975 (foto di Claudio Ernè).

Gli scatti, circa una trentina, già oggetto di una piccola pubblicazione del 2005 (E venne il giorno della resurrezione), vengono presentati al pubblico per la prima volta in maniera completa e organica, fornendo una straordinaria documentazione su un evento dalla risonanza internazionale cui parteciparono, oltre alla famiglia di Pasolini e ai cittadini di Casarsa, anche grandi nomi del mondo culturale e cinematografico del tempo, fra cui Laura Betti e Ninetto Davoli, legati al poeta da profonda amicizia.

La mostra sarà allestita, in collaborazione con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, dal 23 al 29 novembre, nella settimana che il Politeama Rossetti dedicherà a Pier Paolo Pasolini, sul palcoscenico della Sala Bartoli, “ridotto” del teatro.

Nel corso della mostra è prevista la lettura a leggio dell’orazione funebre che il sacerdote e poeta friulano David Maria Turoldo pronunciò in occasione dei funerali.

Padre David Maria Turoldo che terrà l'orazione funebre per Pasolini, Casarsa 6 novembre 1975 (foto di Claudio Ernè).

A sinistra David Maria Turoldo che terrà l’orazione funebre per Pasolini; a destra Susanna Colussi Pasolini e Laura Betti, Casarsa 6 novembre 1975 (foto di Claudio Ernè).

Nel mese di gennaio 2016, in collaborazione con il Trieste Film Festival, Cizerouno dedicherà altre iniziative a Pier Paolo Pasolini, sempre connesse al tema del confine, attorno al quale ruota il progetto Varcare la frontiera (identità #3).

Durante la settimana del Festival (22-30 gennaio) si terrà la presentazione del libro di Philippe Secliér La lunga strada di sabbia (Edizioni Contrasto, 2014).  Il volume pubblica per la prima volta il testo completo, insieme al dattiloscritto originale, dell’ampio reportage che Pier Paolo Pasolini realizzò per la rivista «Successo» nell’estate del 1959 percorrendo con una Fiat Millecento la costa italiana da Ventimiglia (frontiera italo-francese) a Trieste (frontiera Italia-Jugoslavia). I testi sono illustrati dalle fotografie che Séclier ha scattato quarant’anni dopo lungo lo stesso itinerario.

Un'immagine tratta da "Controcorrente #1" di Chantal Vey

Un’immagine tratta da “Controcorrente #1” di Chantal Vey

Verrà inoltre proiettata l’opera dell’artista francese Chantal Vey, Controcorrente #1, un altro omaggio a Pasolini che prende spunto dallo stesso viaggio-reportage fatto dallo scrittore in Italia.

Un'immagine tratta da "Controcorrente #1" di Chantal Vey

Un’immagine tratta da “Controcorrente #1” di Chantal Vey

Chiude simbolicamente questa Dedica a Pasolini la lettura di un suo testo poco noto L’Italia non italiana, contenuto nel libro Il caos pubblicato nel 1979. Questa volta Pasolini varca non solo metaforicamente ma fisicamente una frontiera, quella tra Italia e Jugoslavia, e, in un testo dalle ricche suggestioni sull’identità e sulla lingua, descrive la cittadina di Fasana, piccolo e antico borgo di pescatori dell’Istria meridionale.

Dedica a Pasolini, promossa da Cizerouno è stata riconosciuta dal Mibact come iniziativa di valore culturale e di stretta attinenza al tema e ha ottenuto il logo ufficiale delle manifestazioni per il 40° anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini.

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