Un omaggio a Laura Weiss

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A Laura Weiss sarà dedicata la serata di giovedì 27 novembre alle ore 18 al Caffè San Marco in via Battisti 18 a Trieste.

L’incontro, curato da Helen Brunner nell’ambito della manifestazione “Ai confini dell’ebraismo, ebraismo ai confini”, realizzata con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e delle Fondazioni Casali, sarà un’occasione per sentire i ricordi e le testimonianze di chi ha conosciuto Laura Weiss: Domenico Casagrande, Tullia Catalan, Antonino Cuffaro, Riccardo Devescovi, Maurizio Pessato.

Trieste, 1957, da sinistra: Bruno Pincherle, Gianni Bartoli, allora sindaco della città, Vittorio Vidali, Jole Burlo e Laura Weiss (l'immagine è tratta dal volume "La Trieste di Pincherle" di Monica Rebeschini, Comunicarte Edizioni)

Trieste, 1957, da sinistra: Bruno Pincherle, Gianni Bartoli, allora sindaco della città, Vittorio Vidali, Jole Burlo e Laura Weiss (l’immagine è tratta dal volume “La Trieste di Pincherle” di Monica Rebeschini, Comunicarte Edizioni)

Figlia primogenita di Ernesto Weiss e Ada Senigaglia, Laura Weiss nasce a Graz nel 1914 dove in quegli anni il padre lavorava. Alla fine della I Guerra mondiale, la famiglia rientrò a Trieste. Dopo aver frequentato il Liceo scientifico G. Oberdan, si iscrive alla facoltà di medicina dell’Università di Pisa, dove si laurea nel 1939. Rientrata a Trieste esercita la professione di medico fino al settembre 1943 quando, in seguito all’occupazione tedesca, insieme ai genitori è costretta alla clandestinità a causa della sua origine ebraica.

Tornata a Trieste dopo la fine della guerra, inizia a impegnarsi nell’attività politica, impegno al quale si dedicherà per tutta vita e che diventerà la sua professione a scapito di quella medica che non eserciterà più.

Consigliere comunale, eletta nelle liste del Partito Comunista Italiano, dal 1949 al 1964, quando viene eletta al Consiglio provinciale, dove rimane in carica fino al 1969. In questo ambito si è dedicata in particolare ai problemi sociali, sanitari e assistenziali. A questo proposito è nota la sua collaborazione e amicizia con Bruno Pincherle, anch’egli consigliere comunale in quegli anni.

È stata membro degli organismi dirigenti e di varie Commissioni del Partito Comunista e segretaria del Circolo di Studi Politico-Sociali “Che Guevara” fin dalla sua fondazione nel 1969.

Del lungo sodalizio con Vittorio Vidali del quale fu amica, collaboratrice, segretaria personale, curatrice dell’edizione italiana dei suoi libri, compagna di molti viaggi in Italia e all’estero, restano numerose tracce nei documenti e nelle testimonianze.

Figura unica nel panorama triestino, sia come intellettuale che come donna impegnata ante litteram in politica, Laura Weiss muore a Trieste il 23 marzo 1987.

La serata sarà del 27 novembre sarà accompagnata da alcune letture di Nikla Petruška Panizon e Maurizio Zacchigna.

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