Tre linee. Frammenti d’arte tra Umberto Saba e Bruno Pincherle

Tutto parte dall’amicizia tra il celebre poeta Umberto Saba (Trieste, 1883 – Gorizia, 1957) – di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario dalla morte – e Bruno Pincherle (Trieste, 1903-1968) figura di alta statura morale e intellettuale scomparso nel 1968. La sua vita ruotò attorno a due grandi passioni: la politica e la professione di pediatra.

Appartenente all’agiata borghesia intellettuale ebraica triestina anche nei momenti più difficili della sua vita non ebbe mai timore di porsi in un’ottica positivamente critica rispetto temi quali la libertà, la giustizia, la civiltà. Alto fiore dell’intellighenzia cittadina partecipò attivamente all’amministrazione della città attraverso il suo operato nel Consiglio Comunale.

Saba e Pincherle erano accomunati dalla grande passione per la letteratura, l’anticonformismo ma soprattutto l’alto valore del bel pensare. Pincherle raccolse una straordinaria collezione di libri e parte di quella collezione costituisce oggi la “Raccolta Stendhaliana Pincherle” presso la Biblioteca Sormani di Milano e testimonia la sua passione per lo scrittore francese quale interprete di istanze rivoluzionarie.

Tutte le “cose sabiane” invece sono state consegnate per volere testamentario a Miriam Coen autrice nel 1995 di una biografia a lui dedicata.

Ed è la stessa Miriam Coen che ora mette a disposizione il suo importante archivio da cui sono stati selezionati una serie di documenti delle “cose sabiane” che verranno esposti per la prima volta. Si tratta di appunti manoscritti, rare edizioni e lettere autografe tra cui il grafico delle “Tre linee”. Questo documento esemplarmente rivela il fulgido pensare di Saba; attraverso questo grafico Saba intende dimostrare come si riconosce un’opera d’arte: una linea obliqua che taglia tre linee parallele che rappresentano lo stile, la testa, il cuore. Se tutte le tre linee sono toccate allora esiste l’arte, altrimenti, anche se sono toccate solo due, non vi è arte. Un quaderno edito per l’occasione raccoglie queste “cose sabiane” assieme alle opere di Manuela Sedmach, Barbara Stefani e Laura Modolo dedicate a Saba e Pincherle.

L’iniziativa, che trova il sostegno della Provincia di Trieste, intende essere un prologo ad una più ampia rassegna dedicata a Bruno Pincherle che si svolgerà nel 2008 anno in cui si celebrerà il quarantennale della sua morte.

Trieste, Spazio Comunicarte, via San Nicolò 29, dal 14 dicembre 2007 al 12 febbraio 2008

 

 

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