profili inquieti di un mare mai stanco

Spesso trovo qualche pezzo di legno o tavola. Hanno il colore dei cieli che vorrei.
Vincenzo Ruocco

I colori pastello e le forme rarefatte di Profili inquieti di un mare mai stanco – la nuova mostra di Vincenzo Ruocco – colorano le pareti bianche di un inedito Cavò. Lo spazio espositivo di via San Rocco 1 in Cavana si prepara per l’inaugurazione dell’esposizione dell’artista salernitano, il 29 maggio 2025 alle 18.30.

La mostra rientra nel palinsesto della settima edizione di Cavana Stories e simbolicamente fa tornare il mare con le sue infinite storie in Cavana.

Dov’è la mia casa, 2025

Orizzonti lontani e nello stesso tempo vicinissimi, mete da toccare, conquistare o forse lasciar andare. Le opere di Ruocco sono dolcemente evocative, racchiudono in sé la tristezza del non più e la grazia del possibile. Paesaggi raccontati come ninnananne mai dimenticate, il suo mare è il mare della costiera Amalfitana ma anche quello della costa Adriatica, del mar Mediterraneo, della Sicilia e dell’Africa. È un mare struggente che vive in ogni onda, come un respiro, come un sospiro.
Giada Caliendo

Attorno a questa mostra al Cavò, Cavana Stories continua a creare una rete di collaborazioni con altre realtà presenti nel quartiere di Cittavecchia e dà vita alla mini rassegna Il mare torna in Cavana che partendo il 29 maggio dai mari di Vincenzo Ruocco proporrà per tutto il mese di giugno esposizioni pop-up, proiezioni di film, sonorizzazioni, proiezioni all’aperto in notturna e una edizione speciale del tour di Cavana Stories.

Bagliore nel buio della mia notte, 2024

Paesaggi quali passaggi, che siano acquerelli o dipinti su tela o legno non cambiano di intensità. Linee accennate contorni rarefatti dettano una conoscenza e un desiderio di appartenenza. La geografia dei luoghi è intimamente legata alla percezione dell’anima, il paesaggio non è in realtà la descrizione delle figure della natura ma piuttosto il luogo del desiderio, della genesi quale rifugio interno ed immaginario delineato con i toni della realtà. I luoghi dell’altrove dove sentirsi liberi.
Giada Caliendo

La mostra sarà visitabile fino al 28 giugno 2025, dal giovedì al sabato dalle 17.30 alle 19.30, ma l’allestimento esce dal Cavò con una proiezione in via San Rocco e ogni notte si potranno ammirare i “profili inquieti del mare mai stanco di Ruocco” nei quali “non ci sono addii ma attese languide e strazianti, dolci e dolorose che giungono fin dove si perde lo sguardo” (Caliendo).

Bio
Vincenzo Ruocco trae ispirazione dai paesaggi siciliani e della Costiera Amalfitana. Ha esposto in Italia e all’estero, toccando città come Napoli, Milano, Trapani, Salerno, Ravello e Roma. Tra le mostre recenti si annoverano personali a Trieste, come “LIMEN” (EContemporary, 2020) e “SALERNO-TRIESTE, Orizzonti Diversi” (Hangar Teatri, Sala di Pietra, 2023), oltre a partecipazioni al TACT di Trieste (2019, 2020, 2021). Si distingue anche nell’arte pubblica, realizzando nel 2007 “La fontana dei Serra” per il Museo d’Arte Ambientale di Giffoni Sei Casali (Sa). Sito web dell’artista

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profili inquieti di un mare mai stanco
di Vincenzo Ruocco  
a cura di Giada Caliendo

Inaugurazione della mostra

giovedì 29 maggio 2025, ore 18.30
Cavò, via San Rocco 1, Cavana Trieste

30 maggio – 28 giugno
dal giovedì al sabato, dalle 17.30 alle 19.30

promosso da Cizerouno nell’ambito di Cavana Stories
realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato Attività Produttive e Turismo.

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