Il progetto

Creare Naturografie in un territorio così vasto, così diversificato, così ricco di storia e suggestioni, è stata per me un’indimenticabile occasione di crescita, umana e professionale.

La mia ricerca si è arricchita di esperienze straordinarie e ho potuto dialogare con ambienti diversi, dalla laguna salmastra
al torrente di montagna, dal porto antropizzato al parco fluviale.

Ma è sicuramente stato l’aspetto umano, la possibilità di condividere quest’avventura con persone che amano in mille modi e per mille motivi diversi la loro terra, ad aver lasciato su di me la traccia più profonda e indelebile, proprio mentre la Natura lasciava sulle tele la sua. Biologi, assessori, curatori, artisti o semplici appassionati, ancora in grado di meravigliarsi, che insieme alla forza degli elementi hanno scolpito queste terre, la cui bellezza non la puoi disegnare.

Al massimo, la puoi chiedere in prestito.

Roberto Ghezzi

Ghezzi opera in luoghi scelti per le loro caratteristiche estetiche, fisiche, chimiche e biologiche (flora e fauna): fiumi, torrenti, laghi o mari. Luoghi in cui decide di ancorare i supporti costruiti con materiali rigorosamente naturali e che al momento della posa vengono appositamente geo-localizzati per una costante individuazione.

Le tele “depositate” vengono lasciate all’interno dell’ambiente per un periodo variabile da qualche settimana a qualche mese e il lavoro a 4 mani tra la natura e l’artista restituirà una differente stratificazione di materiali e segni per ogni tela. Acqua-aria-insetti-foglie-terra-sabbia-alghe-muffe-impronte, mettono in moto questo processo creativo che l’artista documenta, giorno dopo giorno, con immagini e video.

È lo stesso Roberto Ghezzi che decide quando fermare questo processo naturale prelevando le tele e fissando le sue Naturografie con sostanze quali resine e antiossidanti, vetro e plexiglass per preservare l’opera creata dalla natura nel fluire del tempo.

L’artista

Roberto Ghezzi: Nato a Cortona nel 1978, dove vive e lavora, nipote del noto artista cortonese Gino Ghezzi, inizia a dipingere molto precocemente, frequentando lo studio di famiglia, dove apprende le basi del disegno e della pittura ad olio. Negli anni approfondisce la tecnica del suo linguaggio presso la Scuola “Processi Percettivi” (istituto d’Arte di Arezzo), frequenta i corsi di nudo, incisione e storia dell’arte presso l’Accademia delle belle Arti di Firenze. Dagli anni Novanta espone con regolarità in personali e collettive, in italia e all’estero. Attivo in premi e concorsi, ha ottenuto positivo e crescente riscontro di pubblico e critica, nonché di galleristi e collezionisti.