Trieste, invenzione della mia anima

Trieste, invenzione della mia anima è il titolo di un libro mai realizzato, pensato da Vanni Scheiwiller per documentare il soggiorno triestino del 1968 di Giuseppe Ungaretti. Le ricerche condotte presso l’Archivio Bonsanti di Firenze hanno riportato alla luce i materiali preparatori di quel progetto: una cartella con annotazioni manoscritte di Stelio Crise, indicazioni editoriali di Scheiwiller e alcuni fogli sciolti, tra cui una poesia intitolata proprio Trieste, invenzione della mia anima.
La mostra, a cura di Stefano Crise, promossa e prodotta da Cizerouno grazie al Bando Ungaretti della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ricostruisce i quattro incontri ufficiali di Giuseppe Ungaretti con Trieste e con il mondo artistico e culturale della città e della regione avvenuti nel 1948, 1959, 1966 e nel 1968.

Attraverso un puntuale lavoro di ricerca e spoglio sulla stampa dell’epoca, la lettura di moltissimi carteggi, Ungaretti scrive moltissimo sopratutto lettere, e il coinvolgimento e la collaborazione di oltre venti realtà regionali e nazionali – biblioteche, archivi, centri di documentazione – il ricco percorso espositivo testimonia il rapporto tra Ungaretti e Trieste.
Trieste è per il poeta un intreccio di incontri episodici, momenti che talvolta producono effetti culturali concreti, altre volte evocano soltanto il riflesso lontano di memorie giovanili.

Dalle prime testimonianze sulla stampa locale degli anni Venti, il percorso della mostra prende avvio nel 1948 in una Trieste che vive ancora giorni incerti, segnata dalle tensioni sul suo destino politico, per poi approdare al 1968 quando giunge il riconoscimento più solenne: l’Università di Trieste conferisce a Ungaretti la laurea honoris causa, e viene onorato ufficialmente in Comune, suggellando un rapporto che nel frattempo si è arricchito di relazioni personali e intellettuali. Proprio da questi rapporti, e dal sodalizio con Stelio Crise, nascono diversi progetti editoriali, alcuni realizzati, altri rimasti allo stadio di idea come appunto Trieste, invenzione della mia anima.
Attraverso le cronache de «Il Piccolo» e le immagini della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte, riaffiorano i volti e le presenze di quegli anni come: Stelio Crise, Marcello Mascherini, Manlio Cecovini, Lojze Spacal, Biagio Marin, un giovane Fulvio Tomizza.
Un prezioso e puntuale filmato Rai del 1967 ci fa anche ascoltare le voci di Marin, Tomizza, Mascherini, Enzo Bettiza, Nora Baldi, Carlo Schiffrer, Nino Perizi e Claudio Magris.

In quegli anni l’attenzione dei media trasforma Ungaretti in una figura familiare, quasi spettacolare: da poeta a personaggio pubblico, da intellettuale a icona culturale. Radio e televisione contribuiscono ad amplificarne l’immagine, rendendolo riconoscibile anche fuori dai circuiti letterari. La mostra dedica spazio anche a questa dimensione grazie a filmati delle Teche Rai, a riviste e rotocalchi dell’epoca.











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Trieste, invenzione della mia anima
Ungaretti e Trieste: cronaca di un incontro
27 settembre 2025 – 6 febbraio 2026
Biblioteca Statale Stelio Crise
Largo Papa Giovanni XXIII, 6
34123 Trieste
orari:
lunedì – giovedì: 8.30 – 18.30 / venerdì: 8.30 – 13.30
ingresso libero
un progetto di
Cizerouno associazione culturale
realizzato con il contributo di
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
partner di progetto
Biblioteca Statale Stelio Crise
Archivio Marcello Mascherini
mostra a cura di
Stefano Crise
segreteria organizzativa e gestione prestiti
Nicole Carrieri
percorso espositivo
Stefano Crise, Vincenzo Luongo, Massimiliano Schiozzi
testi
Stefano Crise
ideazione allestimento
Vincenzo Luongo, Massimiliano Schiozzi
progetto grafico
Vincenzo Luongo
registrazioni sonore
Casa della Musica/Urban Recording Studio
voce narrante
Paolo Fagiolo
logistica e assistenza all’allestimento
Giacomo Plos
produzione materiali
Eliografia San Giusto, Trieste
Happy Digital, Trieste
Tacamaco, Trieste
assicurazioni
Vittoria Assicurazioni
si ringraziano:
Paolo Badina, Sonia Bertorelle, Francesco Bordin, Luca Caburlotto, Giulio Centis, Claudia Colecchia, Alia Englen, Raffaella Gobbo, Nerina Pancino, Maria Cristina Pinzani, Francesca Richetti, Gaia Riitano, Renzo Sanson, Elettra Maria Spolverini, Susanna Tamaro, Fulvio Zafred e il personale della Biblioteca statale Stelio Crise di Trieste.
i materiali provengono da:
• Archivio Cizerouno, Trieste
• Archivio del Circolo della Cultura e delle Arti, Trieste
• Archivio Marcello Mascherini, Sistiana
• Archivio Stefano Crise, Trieste
• Archivio storico de «Il Piccolo», Trieste
• Archivio storico dell’Università degli Studi di Trieste
• Biblioteca Archivio degli Scrittori e della cultura Regionale, Trieste
• Biblioteca Civica Attilio Hortis, Trieste
• Biblioteca di filosofia, lingue e letterature, Trieste
• Biblioteca dei Civici Musei di Storia ed Arte, Trieste
• Biblioteca del Seminario Vescovile, Trieste
•Biblioteca Europa Generale, Università degli studi di Trieste
• Biblioteca Gino Bianchi, Forlì
• Biblioteca statale Stelio Crise, Trieste
• Biblioteca Statale Isontina, Gorizia
• Centro per gli Studi sulla Tradizione Manoscritta di Autori Moderni e Contemporanei, Pavia
• Civico Museo Revoltella, Trieste
• Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte, Trieste
• Gabinetto Scientifico Letterario G. P. Vieusseux, Firenze
• Istituto Luigi Sturzo, Biblioteca Gabriele De Rosa, Fondo Periodici, Roma
• Rai – Direzione Teche, Roma
• Università degli studi di Milano – Centro Apice (Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale)